Il Consiglio dei Ministri ha approvato con Decreto Legge del 2 marzo 2024 n.19 il Piano Transizione 5.0 che prevede stanziamenti pari a 6,3 miliardi per il biennio 2024-2025, che saranno erogati alle imprese attraverso lo schema del credito d’imposta.
Per accedere all’incentivo è necessario effettuare un investimento in almeno uno dei beni strumentali materiali e immateriali previsti agli allegati A e B del Piano Transizione 4.0. Tali beni devono essere interconnessi al sistema aziendale di gestione della produzione o
alla rete di fornitura. Inoltre, è necessario che i beni siano inseriti in un progetto di innovazione che consenta di ottenere una riduzione dei consumi energetici.
E' possibile accedere al credito d’imposta anche per i “beni materiali nuovi strumentali all’esercizio d’impresa finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo, a eccezione delle biomasse, compresi gli impianti per lo stoccaggio dell’energia prodotta”.
L’incentivo è limitato ai soli pannelli prodotti negli Stati membri dell’Unione europea con efficienza pari ad almeno il 21,5%.
Inoltre, vi rientrano le spese per la formazione del personale:
• se sono finalizzate all’acquisizione o al consolidamento delle competenze nelle tecnologie rilevanti per la transizione digitale ed energetica dei processi produttivi;
• nel limite del 10% degli investimenti effettuati nei beni strumentali (Tabella A e B) e per autoproduzione energia;
• fino a un massimo di 300 mila euro.
Le spese devono essere necessariamente erogate da soggetti esterni individuati tramite Decreto del MIMIT.
Nel panorama fiscale italiano, il Credito d’Imposta Beni Strumentali 4.0 rappresenta un incentivo significativo per le aziende che investono in beni strumentali materiali e immateriali innovativi. Possono beneficiarne tutte le imprese residenti nel territorio dello Stato italiano. Il credito d'imposta è utilizzabile in tre quote annuali di pari importo, a partire dall'anno in cui avviene l'interconnessione dei beni strumentali acquistati. Questo significa che le imprese possono pianificare in modo efficace la loro strategia fiscale, beneficiando di un supporto costante nel tempo. Il nostro team è in grado di assistere le imprese nell’individuare gli investimenti agevolabili, nel supervisionare l’interconnessione rilasciando le relative perizie nonché nella consulenza e nella documentazione necessaria per giustificare l’accesso al credito.
Domino Finance offre consulenza in materia di incentivi per le attività di ricerca e sviluppo. Questa agevolazione è per tutte le imprese italiane. Le imprese hanno diritto a un credito di imposta, ripartito in tre rate annuali. In particolare, per le aziende situate nelle regioni del Mezzogiorno, il recupero può arrivare fino al 45% delle spese sostenute in R&S. Il nostro team è specializzato nell'assistere le imprese nella definizione delle attività di R&S e nella rendicontazione delle spese ammissibili, garantendo un supporto completo per sfruttare al meglio questa opportunità.
Il Patent Box rappresenta un'opportunità strategica per le aziende, offrendo una super deduzione del 110% sulle spese di Ricerca e Sviluppo. Questa agevolazione si applica specificamente a tre categorie di beni immateriali:
• Software protetto da copyright
• Brevetti
• Modelli e/o disegni
Per accedere a questo vantaggio fiscale, è essenziale che questi beni siano impiegati direttamente o indirettamente nelle attività operative dell'impresa. Inoltre, il Patent Box è compatibile con i benefici del credito d’imposta per Ricerca e Sviluppo, permettendo una doppia opportunità di risparmio. Il nostro team di esperti è pronto ad assistervi nella rendicontazione delle spese per l’accesso al beneficio garantendo che la vostra impresa possa sfruttare pienamente queste significative opportunità di risparmio fiscale.
Dal 1° gennaio 2024, le aziende che operano o che intendono stabilirsi nelle regioni del Mezzogiorno potranno accedere a un'importante agevolazione fiscale. Per gli investimenti in attrezzature e immobili, sarà possibile ottenere un credito d’imposta fino al 60% delle spese. Le regioni incluse in questa iniziativa sono: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il nostro team esperto è pronto ad assistere le imprese nella preparazione e presentazione della documentazione necessaria, fornendo un supporto completo per la richiesta di autorizzazione presso lo sportello unico, nonché per la successiva fase di rendicontazione.
La detrazione fiscale IRES è dedicata alle spese finalizzate a incrementare l'efficienza energetica degli edifici esistenti, contribuendo a una maggiore sostenibilità ambientale. Le attività qualificabili includono:
• Riduzione del fabbisogno energetico per il riscaldamento, ottimizzando l'uso dell'energia.
• Miglioramento termico dell’edificio, attraverso interventi come coibentazioni, rifacimento di pavimenti e finestre, e sostituzione di infissi.
• Installazione di pannelli solari, per un utilizzo più efficiente delle risorse energetiche rinnovabili.
• Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale, per un riscaldamento più efficiente ed ecologico.